Lo studio ha riguardato 2.100 ragazzi maggiorenni, il 54% dei quali usa droghe saltuariamente, il 10-15% regolarmente e il restante non ne usa. I ragazzi hanno dovuto rispondere a un questionario di 50 domande che spaziavano da richieste di informazioni generali, all'uso delle differenti droghe e alla loro vita sessuale.
Dai risultati sono emersi risultati sconcertanti: l'uso prolungato di ecstasy aumenta di 10 volte il rischio di incorrere in disturbi e alterazioni della sessualità, incidenza che cresce di 23 volte con l'eroina. Ma le conseguenze più gravi si riscontrano con i popper, una sostanza tossica che si inala, che può aumentare la probabilità di avere un orgasmo doloroso di 122 volte rispetto a chi non ne fa uso.
La diceria secondo cui l'uso di droga migliora la prestazione sessuale va, quindi, sfatata. Il professor Carlo Foresta, autore dello studio, ha dichiarato: “Sbaglia chi non capisce che le conseguenze di una serata passata a ingerire pasticche o a fumare eroina o cocaina si ripercuotano sull’attività cerebrale. Gli stupefacenti infatti alterano i processi di neurotrasmissione, cioè bloccano l’impulso che parte dal cervello e innesca l’erezione o l’eiaculazione”.
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