Dall’Università della California una scoperta sensazionale apre la strada allo sviluppo della prima pillola anticoncezionale non ormonale: lavorerà sul meccanismo di attrazione tra ovulo e spermatozoi.
L’ovulo invia un messaggio di “invito” agli spermatozoi
Alcuni ricercatori dell’Università della California, guidati dalla dottoressa
Polina Lishko, hanno identificato il meccanismo attraverso il quale l’ovulo comunica con lo sperma permettendo la fecondazione. Studiando la funzionalità dello sperma umano, gli scienziati hanno scoperto che l’ovulo invierebbe un messaggio di disponibilità agli spermatozoi rilasciando ormone
progesterone.
L’ormone riuscirebbe ad attivare una proteina presente nello spermatozoo, la quale, a sua volta, permetterebbe il rilascio di ioni di calcio nel flagello. Gli ioni renderebbero il flagello “elettrico”, aumentandone la motilità ed attraendolo verso l’ovulo.
Qualora l’azione di questa sostanza riuscisse a venire inibita, la fecondazione risulterebbe impossibile.
Scoperta la natura molecolare dell’interazione tra ovulo e spermatozoi
I risultati dello studio, pubblicati su Nature, fanno ben sperare per la possibilità di sviluppare un farmaco in grado di inibire l’attrazione tra ovulo e spermatozoi. Che l’ovulo interagisse con lo sperma era cosa risaputa da vari decenni, ma mai prima d’ora si era capito il
meccanismo molecolare sottostante a questa interazione. La dottoressa Lishko ha dichiarato che “Abbiamo finalmente risposto agli interrogativi sul modo in cui il progesterone interagisce con lo sperma umano. Questa interazione costituisce l’obiettivo dei futuri studi per lo sviluppo di una nuova classe di contraccettivi non-ormonali”.
Perché sarebbe meglio della pillola ormonale?
La pillola contraccettiva ormonale ha fatto la sua comparsa negli
anni ’60 costituendo una pietra miliare nel processo di liberazione della donna.
Per la prima volta infatti, la sessualità femminile veniva svincolata dalla finalità riproduttiva in un modo totalmente gestibile da parte della donna.
Nonostante i progressi della scienza farmacologica, tuttavia, la pillola contraccettiva ormonale causa ancora
effetti collaterali che non tutte le donne accettano e, in particolare, non può essere usata dalle molte donne che per motivi di salute o per vari fattori di rischio, non possono assumere ormoni.
L’introduzione di una pillola non ormonale, quindi, rappresenterebbe un
passo epocale nel campo della contraccezione, permettendo a tutte le donne di avere a disposizione un sistema contraccettivo sicuro per la propria salute e senza effetti collaterali.
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