Da uno studio australiano è emerso che i bambini costretti, fin da piccoli, a rimanere al fianco di genitori fumatori hanno più probabilità di essere esposti a gravi rischi di ictus o attacchi cardiaci da adulti. Lo studio, condotto dall’istituto di ricerca Menzies della Tasmania in collaborazione con i ricercatori della Finlandia, ha coinvolto figli di fumatori e non ed è durato più di 20 anni.
Le ricerche hanno mostrato che chi era stato a stretto contatto con fumatori, presentava una differente elasticità venosa e arteriosa, causata appunto dalle particelle chimiche contenute nelle sigarette. Queste sostanze, infatti, vanno a intaccare le pareti dei vasi, bloccando il regolare movimento di espansione e contrazione arterioso del sistema cardio circolatorio.
Le soluzioni possibili per non sottoporre i bambini a questo rischio sono evitare di fumare in loro presenza o, meglio ancora, abbandonare le 'bionde'. I pericoli connessi alle sigarette sono noti a tutti, ma solo pochi sanno dei problemi derivanti dal fumo passivo, in particolare per i bambini.
Molte sono le tecniche a disposizione per smettere di fumare come i gruppi d’incontro, i rimedi omeopatici, la dieta e i farmaci. Oltre ai prodotti a base di nicotina, come cerotti e le gomme, esiste un farmaco che contiene come principio attivo la vareniclina, capace di creare una reazione biochimica a livello cerebrale e di ridurre il desiderio di fumare.
Conoscere i rischi a cui i bambini possono essere esposti è un motivo in più per smettere di fumare.
Fonte: Sanità in Cifre
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